11 metri

Undici metri. Sono quelli che separano il dischetto del rigore dalla linea di porta. Nel calcio a 7 sono anche meno. Quindi è più facile fare gol. Ma andatelo a dire, in ordine, a Giorginho, Monta, Maci, Miki e il sottoscritto. Parata, parata, palo, palo, parata. 3 anni di fila e il dischetto ci condanna. L'Or.Ma. Castorinho Masnago è forte nel gioco del calcio. Ma fa letteralmente schifo nel gioco "Battiamo i rigori alle 7 del mattino per vincere il torneo di Dumenza". Ancora a casa. Ancora agli ottavi. Ancora contro squadra inferiore e umiliabile in partita di 60 minuti normale. Consola che prima di noi sono state eliminate anche squadre con giocatori di Eccellenza, Promozione, Prima Cat. decisamente fuori posto in un torneo del genere e decisamente non avvezzi a medaglioni di mortadella, salamelle alle 3.30 di notte, birra la mattina, scoregge di medicina, donne coi baffi al banco gastronomico, arbitri arrivati direttamente dal barretto col bianchino in mano...

Come dice qualcuno, c'è chi ha anche segnato i rigori lo scorso anno e che "Si sa, i rigori si battono forte a 7" (perchè a 11 si battono piano??), ma sta di fatto che se su 3, zero hanno segnato la percentuale realizzativa della squadra è 0%!!!

Tuttavia ancora grande successo per la trasferta dumentina che ha regalato delle chicche fantastiche a partire dall'infortunio più veloce del secolo (35'') che si va ad aggiungere al gomito e all'anca degli anni prima! Mila, l'anno prossimo vieni vestito di gommapiuma!

Si ringraziano: Mila per la scorta di merendine, sua moglie per i tramezzini, Mila per l'infortunio e l'essere diventato il mister, il Puppo per non essere venuto, mio fratello per aver smesso di parlare per 10 secondi di fila, la solita fantastica gastronomia dumentina con annessi e connessi, Manneo per "aver fatto il fenomeno", la tenda deluxe di famiglia Vanacore, mio fratello che vince a scopone perchè mi guarda le carte, le docce finalmente calde e il cesso quasi decente, l'arbitro in canotta e il tipo che gli ha detto "Suca" che è diventato il mio idolo, il rigore clamoroso negato ma che avremmo sbagliato, Miki che tira un siluro al Cero per fargli autogol, il Cero e il suo volo d'angelo per rinviare, l'essere arrivati in 12 con una tenda di David Gnomo e basta, Marco che va a sciulacchiare tra una partita e l'altra, la solita colazione di Luino e l'aver finalmente giocato sull'altro campo